Case di Salò di via Fantoni

Elementi architettonici caratteristici dei secoli XV-XVI-XVII che si trovano lungo gli edifici del centro storico di quello che fu il capoluogo della Magnifica Patria

Case di Salò di via Fantoni

Casa di via Fantoni, 3: (XV secolo) Bellissimo portale in pietra scolpita del sec.XV con ricchi capitelli corinzi sulle lesene, le quali hanno delle leggere scanalature nella facciata esterna e una candeliera con vasi di fiori stilizzati nella specchiatura dello sguancio della porta.

Casa di via Fantoni, 27: (XVI secolo) Nobile prospetto con portale liscio, elegante e le finestre tutte in pietra scura. Nell’interno vi era un cortile più ampio dell’attuale e ancora si scorge parte della facciata sul fondo con frammenti di dipinti e la bella “baltresca”. Nel cortile venne poi elevato l’odierno portico con loggia.

Casa di via Fantoni, 28: (XVI secolo) Ha uno strano portale che sembra, in miniatura, quello di una fortezza del sec. XVI, ma è ben diegnato e potrebbe far pensare al Todeschini. E’ in marmo bianco e l’elemento dominante consiste in quelle due paraste dai capitelli toscani che si appoggiano al muro bugnato e incorniciano il portalino, bugnato anch’esso. Su tutto un’architrave iscia.

Casa di via Fantoni, 29-31: (XV secolo) Della facciata del sec. XV non rimangono che una piccola finestra con larga strombatura ed una grande, ogivale e trilobata.

Casa di via Fantoni, 44: (XVI secolo) Sopra due archi gemini, circoscritti da due grosse lesene, poggia l’architrave con una strana decorazione; i triglifi sono alternati con piccole facciate di palazzi, a guisa di metope.

Casa di via Fantoni, 49 – Sede della Commissaria Fantoni: (XVI secolo) Nobile prospetto, pur nella modestia delle proporzioni. Piccolo portale con l’architrave, di pietra scura, come gli stipiti delle finestre che, tre per ognuno dei tre piani, formano un complesso armonico. In questa casa, come indica la lapide infissa nel muro, visse in pieno Cinquecento l’insigne benefattore Gerolamo Fantoni. Un lungo e stretto androne porta ad un cortile bello nel suo insieme ed anche quel portone in ghiera uno stemma (una fascia sormontata da tre gigli male ordinati).

Portale in via G. Fantoni, 78: (XVI secolo) Molto elegante con le bugne lisce che si alternano con bugne lavorate con fregi. La chiave dell’arco a forma di mesola (protiride) sostiene l’architrave.

Casa di via G.Fantoni, 86: (XVI secolo) Liceo Scientifico “A. Calini”. Sul portale architravato con le mensole del sec. XV vi è l’iscrizione: DEO PATRIAE SIBI CAETERIS DEINCEPSLAETUS SPECTA. Il resto della facciata è senza interesse. L’androne basso e largo ha una bella volta a vela, poi vi è unu portico di cinque arcate con pilastri bugnati e sopra, particolare notevole, una loggia architravata di dieci campatelle con colonnine toscane. Questo palazzo fu la residenza della ricca famiglia dei conti Fioravanti Zuanelli che nel Settecento si trasferì a Brescia costruendosi un palazzo in via Marsala 16. Ci riserviamo di parlare più avanti di questa famiglia e delle sue drammatiche vicende nel periodo napoleonico. Dopo il vicino palazzo Gritti già Tracagni, si apre la porta settentrionale della città, anch’essa singolarmente di tipo veneto. Al di là incomincia la via Cure del lino.

Fonti Fausto Lechi, “Dimore Bresciane, in cinque secoli di storia”