Palazzo Calini

L’edificio si trova nelle quadre di S.Faustino, in un vicolo di Contrada del Carmine, zona di ampliamento della città in periodo medievale.

Palazzo Calini è un edificio del Quattrocento, fu costruito da Tonino Calini, terzo dei molti figli di Giacomo (morto 1439) che nel 1406 concesse un mutuo a Pandolfo Malatesta, che si stabilì in una casa in canton d’Adamo (tra via delle Battaglie e contrada del Carmine) ma, con la nascita dei figli Alessandro 1455 e Mariotto 1470, decise di costruire questa nuova casa. Palazzo Calini esternamente non ha segni di pregio se non un bel portone in legno impreziosito da riquadri con borchie; verso l’interno c’è un cortile con un piccolo portico a tre volti a mattina, un tempo con due colonne con bei capitelli corinzi che sono state nel tempo inglobate in due larghi pilastri per ragioni di sicurezza; di fronte a questo, a sera, si apre il corrispondente portico con ancora le colonne. Sulla facciata sopra il primo portico, in corrispondenza del secondo piano, ci sono le tracce della raffigurazione di una finta loggia. Al piano terra c’erano una o due sale interamente decorate da Floriano Ferramola, ma i dipinti sono stati strappati attorno al 1875 e sono stati portati anche fuori Italia; alcuni a Londra, altri raffiguranti dei gentiluomini del tempo e scene di leggende mitologiche, sono presso la pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, altri in collezioni private e, forse, alcuni nella Casa del Podestà di Lonato del Garda.