Palazzo Caprioli

Il palazzo si trova sulla strada che divide la sesta dalla settima quadra di S.Faustino, zone di ampliamento della città medievale, per cinque secoli dimora del ramo principale della famiglia Caprioli, famiglia che risulta presente in buon numero solo verso il primo decennio del XV secolo.

Palazzo Caprioli è probabilmente un edificio del Trecento, un tempo con le facciate coperte di affreschi, parti dei quali si vedono in prossimità dell’angolo con via delle Grazie, raffiguranti aperture con volti a mattoni finti, decorazione ripetuta anche sulla parete interna del portico e della galleria del piano superiore. L’edificio è ad un solo piano, con finestre asimmetriche e la facciata severa, note di un edificio della fine del XV secolo, mentre il ricco portone risulta di un secolo posteriore, caratterizzato da due pilastri a lesena sormontati da due teste di leone, sopra vi sono due modiglioni e una trabeazione che termina con una balconata con balaustre. Le cornici delle finestre erano finte, eseguite con decorazioni a fresco e la raffigurazione di personaggi forse omerici, putti, finti frontoni, opera di Pietro Marone che concluse il lavoro nel 1591, data segnata sul cornicione. Passato l’androne d’ingresso di Palazzo Caprioli , ci si trova sotto il porticato che occupa il lato sud e ovest del cortile interno; fatto tipico delle case bresciane del tempo, serviva a far scendere i signori dal cocchio per andare verso lo scalone, sulla destra, mentre i cavalli continuavano dritti verso il cortile delle scuderie; in questo caso però il lato sud del portico risulta essere più antico, del XV secolo, con cinque colonne basse e robuste, capitelli gotico-corinzi, archi a sesto acuto aperto e soffitto di legno a cassettoni con tavolette dipinte in modo semplice che sembra continuare nelle tre sale del pian terreno limitrofe al portico, mentre i capitelli delle colonne risultano essere forse del XII secolo, facilmente di recupero dall’edificio originario. La parte a sera dell’edificio risulta costruito in tempi successivi, gli stucchi sono del XVI secolo. Nella parte a sud del palazzo vi sono tre sale con il soffitto in legno simile a quello del portico. Alla fine del porticato sud si trova lo scalone settecentesco a tre rampe con balaustra che facilmente ha sostituito la precedente, di più modeste dimensioni, che da accesso alla galleria del piano nobile, che prima era un bel salone con con soffitto ligneo a travetti e tavolette; da qui si ha accesso a delle sale, la più grande quella d’angolo con via delle Grazie, tutte con soffitto a volta affrescate pesantemente verso il 1730 con figure mitologiche, munite di camini del Cinquecento e del Settecento. Nella parte ovest dell’edificio le decorazioni sono più recenti, del XIX secolo, ma di buona qualità e raffigurano scene di battaglie con personaggi della famiglia, vi sono anche gli stemmi dei Caprioli e dei Martinengo Cesaresco.