Palazzo Lana

L’edificio si trova nella cittadella vecchia di Brescia a sud-est della piazza del Foro romano sul lato opposto al Capitolium; quadra corrispondente all’antica Brixia romana e sede, sin dall’età comunale, delle dimore delle famiglie filo-ghibelline

Palazzo Lana è da sempre ritenuta la dimora storica della famiglia Lana, ma non vi sono notizie certe sia sul cantiere che su chi ha commissionato i lavori nel XVI secolo; inoltre il Lechi sostiene che i Lana erano qui presenti solo dal 1626 con i figli di Celso Lana e vi rimarranno fino ai primi decenni del XIX secolo. Il ritrovamento di un affresco nel vestibolo con lo stemma di papa Paolo III Farnese ha fatto ipotizzare al Guerrini che l’edificio fosse del cardinale Uberto Gambara, divenuto parente del papa con il matrimonio tra suo fratello Brunoro e la vedova di Ranuccio Farnese. Secondo questa ipotesi, i gigli nel frontone della facciata alluderebbero ai Farnese, le aquile coronate al privilegio imperiale acquisito dai Gambara nel 1538 (Stefano Margutti).

Palazzo Lana è della seconda metà del Cinquecento, Lechi lo data 1560, progettato da Lodovico Beretta, è di dimensioni modeste e disposto su due piani, si affaccia posteriormente su di un cortile con giardino chiuso tra le pareti degli altri edifici. Strutturalmente ha mantenuto la conformazione originaria, mentre il resto spazia dal XVII al XIX secolo; al piano terra si trova un profondo ambiente d’ingresso che dà accesso ad un salone, alla scala per il piano superiore, ad un passaggio verso il giardino. Al piano superiore vi sono due sale di cui una decorata in stile “etrusco”. Il prospetto è suddiviso in due ordini sovrapposti, dorico al piano terra e ionico a quello superiore, separati da un frontone con gigli ed aquile coronate tra il piano terra ed il piano nobile, mentre un secondo frontone sotto gronda presenta quattro mascheroni e fregi in altorilievo con motivi vegetali.